I falsi miti sull’olio extravergine da sfatare (ed eccoli spiegati)

Cooperativa Oleificio Val d'Orcia

L’olio extravergine di oliva (EVO) è tra gli alimenti più studiati e apprezzati: però intorno a lui circolano parecchi falsi miti. Qui ne affrontiamo alcuni molto diffusi — e li smontiamo con spiegazioni pratiche e consigli utili.

Mito 1 — «L’olio EVO è più pesante degli oli di semi»


La verità: caloricamente tutti gli oli hanno valori molto simili (circa 9 kcal/g). "Più pesante" è un’impressione soggettiva legata al sapore e alla sensazione in bocca: un EVO ricco di polifenoli può risultare più pieno, ma non è più calorico. I grassi monoinsaturi dell’olio EVO (acido oleico) sono considerati salutari per il sistema cardiovascolare.
Consiglio pratico: usa la quantità giusta: l’olio EVO sazia e migliora l’assorbimento delle vitamine liposolubili, quindi spesso basta meno rispetto a condimenti meno saporiti.

Mito 2 — «L’olio EVO non va bene con il pesce»


La verità: dipende dall’abbinamento. Molti piatti di pesce — al forno, alla griglia, zuppe e carpacci elaborati — si sposano benissimo con un filo di EVO. Per preparazioni molto delicate (sushi, sashimi) si preferisce un olio Evo più delicato, ma per la maggior parte delle ricette italiane unolio extravergine di oliva intenso e fruttato è eccellente.
Come abbinarlo: pesci grassi come salmone o tonno possono tollerare EVO più dolci; per zuppe di pesce e filetti alla piastra prova un EVO leggermente piccante che dia struttura.

Mito 3 — «L’olio EVO non è adatto ai dolci»


La verità: l’olio EVO è un ottimo ingrediente per dolci: molte ricette tradizionali mediterranee lo usano per ottenere torte, biscotti e pane dolce umidi e aromatici. Per dolci molto delicati, scegli un EVO dal profilo morbido e non eccessivamente amaro/piccante.
Ricetta suggerita: torta all’olio, arancia e mandorla — sostituisci il burro con olio EVO per un risultato soffice e aromatico.

Mito 4 — «L’olio EVO non va bene per le fritture»


La verità: l’EVO ha un punto di fumo adeguato per molte cotture domestiche; oli raffinati possono avere punti di fumo più alti, ma un buon EVO fresco, ricco di antiossidanti, è stabile e può essere usato per fritture leggere a temperature controllate.
Buone pratiche per friggere con EVO: mantieni la temperatura intorno a 170–180°C, non riutilizzare l’olio di frittura e asciuga bene i cibi prima di immergerli.

Altri falsi miti rapidi



  • “Se è amaro o pizzica è cattivo” → falso: questo gusto caratteristico indica che c'è un elevato contenuto di polifenoli.

  • “Olio chiaro = cattivo” → falso: il colore dipende da cultivar e maturazione.

  • “Meglio oli senza indicazioni” → falso: preferisci etichette chiare e filiera tracciabile.



Conclusione


Scegliere un buon olio EVO significa guardare oltre i luoghi comuni: leggere l’etichetta, cercare la data di raccolta, preferire la filiera corta e assaggiare. Vuoi approfondire? Vieni a trovarci a Castiglione d’Orcia, assaggia il nostro olio e scopri gli abbinamenti e le tecniche di cottura migliori per ogni uso.

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